Lo scorso 17 dicembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano per la terza edizione di StartupItalia Open Summit eravamo più di 11.000. Durante la giornata oltre 200 speaker hanno portato le proprie esperienze e conoscenze a #SIOS18 dando vita a una plenaria nella quale sono intervenute le più importanti voci dell’innovazione italiane e internazionali, più di 20 workshop che hanno toccato i principali argomenti che ruotano intorno al mondo delle startup – dal foodtech alla blockchain, dal climate change all’intelligenza artificiale, dall’economia circolare al futuro dell’apprendimento, alla salute, fino alla pubblicità – e 7 masterclass, vere e proprie Lectio Magistralis su temi critici per il successo di una startup.
Siamo già al lavoro per la nuova edizione di StartupItalia Open Summit che si terrà al Palazzo del Ghiaccio il prossimo 16 dicembre, ma prima ci potrai seguire nel roadshow in giro per l’Italia dove racconteremo l’innovazione del nostro Paese e costruiremo insieme il nuovo StartupItalia Open Summit.
Ti aspettiamo a Roma insieme al Centro Studi Americani martedì 26 febbraio dalle 17 alle 19.
AGENDA
17:00 Introduzione David Casalini, CEO e Co-Founder di StartupItalia
17:10 Salvo Mizzi, VC, Kauffman Fellow, Paolo Barberis, Founder Nana Bianca, Gianmarco Carnovale, Presidente Roma Startup, Paolo Cellini, Venture Partner Picampus, Fabio Cannavale, CEO lastminute.com Group e Founder di B Heroes, Luciano De Propris, Head of Open Innovation & Sustainability.
La definizione di cos’è il fenomeno economico e d’impresa proprio delle startup è spesso confuso o narrato con superficialità. Il mondo dell’informazione è solito parlare di startup riferendosi a particolari segmenti specifici relativi al mondo dell’informatica e dei servizi del web. In realtà l’ecosistema delle startup è molto più complesso e abbraccia ogni settore dell’economia e dell’innovazione. Abbiamo chiesto a David Casalini ( CEO e Co-Founder di StartupItalia) cosa si intende realmente per startup e che tipo di connotazioni assume questa particolare idea d’impresa rispetto ad assetti produttivi più tradizionali